Sanità e welfare

UE. MIGRANTI, REGIONI EUROPEE CONCORDI: “AIUTARE ENTI LOCALI SU ACCOGLIENZA”. SALIERA A BRUXELLES: “SERVE UNA EUROPA SOLIDALE CHE COINVOLGA I TERRITORI”

UE. MIGRANTI, REGIONI EUROPEE CONCORDI: “AIUTARE ENTI LOCALI SU ACCOGLIENZA”. SALIERA A BRUXELLES: “SERVE UNA EUROPA SOLIDALE CHE COINVOLGA I TERRITORI”

“Bisogna passare da una Unione monetaria-burocratica ad una vera e forte Unione politica e federale. Consolidare una unica politica estera che sappia affrontare con una sola voce le emergenze, ma anche le sfide e le opportunità. L’Unione europea deve assumersi tutte le proprie responsabilità sul tema immigrazione e profughi e non lasciare soli i singoli Stati membri davanti a un fenomeno che non può essere affrontato solo come un’emergenza: occorre, dunque, un forte dialogo fra Europa e i Paesi di origine dei migranti che fuggono da guerre, genocidi, povertà e fame. E poi bisogna affrontare con forte volontà la definizione di criteri e quote di accoglienza in tutti i Paesi europei”. Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa regionale, è impegnata in questi giorni a Bruxelles in diversi incontri, a partire dalla riunione del Comitato delle Regioni, l’organo consultivo, composto da rappresentanti di enti locali e regionali di tutti i 28 Stati dell’Unione europea, che Commissione e Consiglio Ue devono consultare prima di decidere su temi di competenza delle amministrazioni locali e delle Regioni. Il suo ruolo è infatti quello di fare in modo che la legislazione europea tenga conto delle prospettive dei territori, da qui le ‘relazioni’ (pareri) del CdR sulle proposte della Commissione. Saliera, membro di diritto del CdR, è intervenuta a nome di tutti i delegati socialisti (e non solo di quelli italiani) sul tema di come migliorare il funzionamento dell’Unione europea e ha contribuito alla stesura della risoluzione unitaria delle Regioni europee sul tema “immigrazione e profughi”, argomento di grande attualità alla luce delle tragedie che accadono ai confini dell’Europa e che riversano nei territori dell’Unione profughi provenienti da Paesi colpiti da guerre civili, violenze e carenza di cibo.

“Abbiamo avanzato proposte concrete all’Unione europea”, spiega la presidente dell’Assemblea legislativa, sottolineando alcuni punti  su cui agire: “Aiutare gli Enti locali del bacino del Mediterraneo interessati dagli sbarchi per le azioni necessarie di accoglienza; creare programmi per aiutare i Paesi di confine con i territori  in guerra o dove avvengono genocidi per dare asilo ai profughi e per prevenire ingenti flussi migratori, e anche – insiste Saliera – realizzare canali umanitari per togliere potenzialità al mercato della criminalità organizzata sulla tratta di persone”. Un impegno che si inserisce all’interno della richiesta di politiche europee “che non siano più solo rigore e austerità”, per pensare “a un’Europa sociale, solidaristica e che agisce su una rafforzata cooperazione fra Stati, Regioni e città”. “L’elemento che più desidero sottolineare, in linea anche con l’obiettivo di crescita solidale della Strategia Europa 2020- sottolinea la presidente- è la necessità di ottenere una maggiore omogeneizzazione delle garanzie di tutela per i lavoratori occupati e per chi si affaccia sul mercato del lavoro e politiche comuni e incentivi per ridurre sensibilmente la disoccupazione giovanile. Un aspetto fondamentale anche per rafforzare l’adesione e la fiducia dei cittadini europei nell’Unione, che si può ottenere anche con un maggiore coinvolgimento dei nostri territori e delle nostre comunità”. Ciò significa “una attuazione delle politiche europee più semplice perché più consapevole e più partecipata, significa garantirci istituzioni più reattive perché più vicine ai cittadini e che parlano con un linguaggio comprensibile. Si sottolinea a tal proposito il ruolo chiave dei mezzi di informazione locali e regionali e delle reti sociali nel fare percepire l’azione dell’Unione europea e nel promuovere le sue politiche e realizzazioni concrete”, conclude la presidente dell’Assemblea legislativa.

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