“Dai bilanci demografici mensili forniti dall’Istat si rileva come il totale dei morti in Italia, nei primi otto mesi del 2015, ultimo aggiornamento disponibile, sia aumentato di 45mila unità rispetto agli stessi primi otto mesi del 2014”, dato che, se fosse confermato su base annua, “porterebbe a 666mila morti nel 2015 contro i 598mila dello scorso anno”, con “un incremento di ben 68mila unità”.
Lo scrive la consigliera Raffaella Sensoli (M5s), in una interrogazione alla Giunta in cui riferisce i dati relativi all’Emilia-Romagna, dove i decessi registrati tra gennaio e agosto sono 35.225 contro i 31.817 dello stesso periodo dell’anno scorso: “Significa- scrive- 3.408 morti in più per un aumento del 10,7%, fenomeno ancora più accentuato a Bologna, dove i morti sono stati 8.341 fino ad agosto, 950 in più del 2014, con un aumento del 12,9%”.
Sensoli passa poi a parlare di inquinamento, “causa di un numero elevato di decessi prematuri”, e ricorda che “un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente attribuisce il record negativo a tre agenti killer: le micro polveri sottili, il biossido di azoto e l’ozono presente nei bassi strati dell’atmosfera e l’area più colpita in Italia è proprio quella della pianura Padana”.
Altro tema toccato dalla consigliera quello del trasferimento dagli ospedali alle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) o alle case protette, “sempre più spesso disposto dalle Asl”, di “malati anziani gravi, spesso portatori di patologie terminali o di polipatologie croniche, malattie delle quali l’invecchiamento è soltanto una delle cause”.
“I malati cronici o terminali hanno diritto alle cure a carico del Servizio sanitario esattamente come tutti gli altri pazienti, nonostante ciò- sottolinea Sensoli- è ormai prassi consolidata che il posto letto ospedaliero sia riservato alla cura, gratuita, delle acuzie e che, di conseguenza, il malato cronico non autosufficiente, compreso l’anziano, una volta stabilizzato, debba liberare il posto letto e proseguire la cura, a spese proprie e della famiglia, spesso presso una struttura sociosanitaria extra ospedaliera”, cosa che comporta, di frequente, un “peggioramento dello stato di salute dell’anziano”, per cui, in alcuni casi, dopo un breve lasso di tempo, “si palesa la necessità di un nuovo ricovero”, in altri casi, “peggiori”, si verifica il decesso.
La consigliera chiede quindi alla Giunta se non ritenga opportuno disporre un’attenta analisi per individuare le cause dell’incremento della mortalità sul territorio regionale e avviare urgenti misure strutturali per ridurre i rischi provocati dalla presenza di sostanze nocive nell’aria.
Sensoli invita quindi l’esecutivo regionale a “sospendere la prassi instauratasi che prevede il trasferimento in strutture extra ospedaliere degli anziani malati cronici non autosufficienti e a mettere in atto le misure necessarie per azzerare i costi di cura a carico dei malati cronici o terminali non autosufficienti e/o delle loro famiglie, con particolare riguardo per chi è costretto al ricovero in Rsa e/o in case protette”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(ac)