Fare chiarezza sulle tempistiche previste sui rimborsi erogati dalle Aziende Sanitarie agli esercizi commerciali convenzionati per la vendita di prodotti senza glutine per celiaci a carico del Servizio sanitario regionale.
A chiederlo è, in un’interrogazione, Tommaso Fiazza (Lega) che ricorda come “dal 2019 in Emilia-Romagna è operativo il nuovo percorso di approvvigionamento dei prodotti privi di glutine a carico del Servizio sanitario regionale e i buoni cartacei sono stati sostituiti, appunto, con un budget elettronico mensile, spendibile dai cittadini celiaci, residenti o con domicilio sanitario nella Regione, presso qualsiasi farmacia o negozio convenzionato dell’intero territorio regionale, indipendentemente dall’Azienda Usl che ha autorizzato la spesa: diversi rivenditori di prodotti per celiaci siti sul territorio della Regione hanno evidenziato di dover attendere mesi e mesi prima di essere rimborsati da parte delle Aziende Sanitarie, con tempi di pagamento cha arrivano anche a 120 giorni; un lasso di tempo inaccettabile soprattutto per i piccoli rivenditori, spesso costretti ad accedere a linee di credito per far fronte ai possibili sconfinamenti generati da questa pratica”.
Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla Regione se sia a conoscenza dell’estremo disagio generato dai tardivi rimborsi erogati dalle Ausl che rischiano di indurre molti esercizi al dettaglio a recedere dalla vendita di prodotti senza glutine per celiaci e, negli ultimi tre anni, quali siano i tempi medi per l’erogazione dei rimborsi agli esercizi che commercializzano prodotti per celiaci, suddivisi per annualità ed Ausl”.
Fiazza vuole anche sapere dall’amministrazione regionale “se non ritenga opportuno ed urgente intervenire in ordine alle tempistiche di rimborso da parte delle Aziende Sanitarie nei confronti degli esercizi commerciali convenzionati alla vendita di prodotti senza glutine per celiaci a carico del Servizio sanitario regionale”.
(Luca Molinari)