“Alleggerire la pressione fiscale su famiglie e imprese” attraverso “un ridimensionamento dei costi e delle spese dei Comuni” destinate alla raccolta di rifiuti solidi urbani, in calo a causa della crisi economica. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Galeazzo Bignami (Fi), riferito in particolare alla realtà dell’Appennino bolognese. Più in generale, però, il consigliere chiede anche di “avviare un percorso di revisione della spesa per i rifiuti, a livello regionale” .
“La crisi economica- rileva- ha una incidenza marcata nelle zone montane della provincia di Bologna, con un conseguente minore gettito da parte delle famiglie di rifiuti solidi urbani. Malgrado il calo sopracitato, nei bilanci dei Comuni che aderiscono a Cosea Ambiente alla voce di spesa ‘prestazione di raccolta e trasporto rifiuti solidi urbani’ vi è un costante aumento della cifra stanziata”.
“Cosea Ambiente spa- si legge nel documento- società pubblica rappresentata da ventiquattro comuni dell’Appenino tosco-emiliano, svolge la gestione del servizio raccolta, trasporto, avvio a recupero e allo smaltimento ivi compreso il trattamento preliminare dei rifiuti urbani, nonché spazzamento di viabilità ed aree pubbliche”.
In conclusione, Bignami rimarca che “nonostante il calo costante delle attività e dei consumi ed il contestuale aumento della raccolta differenziata, sussiste un incremento, nei bilanci dei Comuni, dei rifiuti solidi urbani”, rilevando però che “vi dovrebbe essere una revisione e un ridimensionamento dei costi e delle spese erogate dai Comuni che aderiscono a Cosea Ambiente, al fine di alleggerire la pressione fiscale su famiglie e imprese”.
(cr)