Ambiente e territorio

Lega: “I bandi 2022 per la montagna sono penalizzanti per i comuni bolognesi”

In un’interpellanza il Carroccio denuncia l’esclusione della maggior parte dei comuni del bolognese dai meccanismi premiali dei bandi riservati alla montagna

“Non sono oltremodo penalizzanti i meccanismi premiali del bando ‘montagna 2022’ che hanno già portato all’esclusione della maggior parte dei comuni montani del bolognese nel 2020?”.

A chiederlo è la Lega in un’interpellanza in cui sottolinea il progressivo spopolamento delle zone appenniniche e ricorda come, già nel 2020, era intervenuto tanto il governo nazionale quanto la Regione stessa con un bando che prevedeva contributi a nuclei familiari già residenti o che avessero trasferito la propria residenza per l’acquisto o il recupero della prima casa in un comune montano.

Dall’analisi dei meccanismi premiali di tale bando, prosegue l’atto ispettivo del Carroccio, emergeva chiaramente come i comuni montani del bolognese fossero stati fortemente penalizzati, tanto che nessun insediamento risultava essere nella fascia che garantiva il punteggio più alto.

Analizzando i requisiti del nuovo bando ‘montagna 2022’ aperto pochi giorni fa, la Lega continua a denunciare il permanere di meccanismi fortemente penalizzanti per i comuni montani del bolognese, oltre a criticare una forte contrazione dei contributi concessi, dal momento che “la somma complessivamente stanziata è pari a 5 milioni, un quarto rispetto a quella stanziata per il Bando 2020”.

Stante la situazione registrata e in aggiunta al quesito principale, il Carroccio chiede all’esecutivo regionale anche se non sia il caso di modificare i criteri per l’assegnazione dei punteggi e se “non ritenga di dovere aumentare i fondi disponibili per le finalità del bando, nel senso di potere permettere l’accoglimento di un maggior numero di domande rispetto a quelle attualmente preventivabili in base all’attuale complessivo stanziamento.”

(Luca Boccaletti)

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