Infrastrutture e trasporti

Mastacchi (Rete Civica): mettere in sicurezza le Ganzole

Il capogruppo denuncia le limitazioni in essere su molti segmenti stradali della tratta

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“Intervenire affinchè venga affrontata, dopo il postalluvione e in maniera definitiva, la questione della sicurezza del valico tra le vallate del Reno e del Savena nel bolognese”.

Così il capogruppo di Rete Civica Marco Mastacchi con un atto ispettivo in cui sottolinea come, a seguito di una delibera della Città metropolitana di Bologna, è stato disposto il divieto di transito nel periodo invernale per i veicoli di massa superiore alle 7,5 tonnellate sulle strade provinciali 37 ‘delle Ganzole’ e 58 ‘Pieve del Pino’.

Nel rimarcare come le strade in oggetto “costituiscono una viabilità di fondamentale importanza per la circolazione e il transito dei veicoli, essendo di fatto una viabilità alternativa a quella autostradale per i veicoli che dall’autostrada A1 “Milano-Napoli” sono diretti verso le aree poste a Sud del centro abitato di Bologna e viceversa”, Mastacchi rileva come la chiusura fino al 15 marzo di queste strade “rischia di avere un impatto importante sull’economia di questo territorio”.

Oltre a rimarcare come “la segnaletica stradale di preavviso e di indicazione posta in prossimità e in corrispondenza dei tratti stradali segnalati risulti non facilmente visibile, soprattutto per ciò che riguarda le indicazioni inerenti la massa complessiva dei veicoli esclusi al transito”, Mastacchi sottolinea come il divieto di transito sulle ‘Ganzole’ in questo periodo dell’anno “è una scelta inopportuna con conseguenze sulla viabilità provinciale e, indirettamente, sulle imprese dell’indotto, dal momento che l’ordinanza isola la zona industriale di Pianoro, dove hanno sede numerosi insediamenti produttivi”.

Stante quindi la situazione esposta, Marco Mastacchi esorta un intervento della giunta regionale per la riapertura della tratta per alleviare gli enormi disagi di chi deve transitare in quei luoghi per necessità lavorative o per motivi di salute”, salvo procedere alla chiusura “in caso di neve o altri eventi climatici estremi per aumentare il livello di sicurezza delle arterie interessate”.

(Luca Boccaletti)

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