Parità, diritti e partecipazione

Marcello (FdI): “La Regione difenda la libera espressione del pensiero”

L’atto ispettivo prende spunto da quanto accaduto nel Comune di Rimini il 17 giugno scorso, quando l’amministrazione comunale “ha deciso di vietare le affissioni di una campagna promossa dall’associazione Pro Vita”

La Regione difenda il diritto di ogni cittadino e associazione a esprimere le proprie idee, elaborando indirizzi e linee guida per evitare che i Comuni applichino regolamenti in modo selettivo e ideologico.

A chiederlo è il consigliere di Fratelli d’Italia Nicola Marcello, con un’interrogazione in Commissione Parità sottoscritta anche dai colleghi Marta Evangelisti, Francesco Sassone, Priamo Bocchi, Alberto Ferrero. L’atto ispettivo prende spunto da quanto accaduto nel Comune di Rimini il 17 giugno scorso, quando l’amministrazione comunale, ricorda Marcello, “ha deciso di vietare le affissioni di una campagna promossa dall’associazione Pro Vita & Famiglia Onlus, composta  da cento manifesti con i messaggi: ‘La mia scuola ha permesso anche ai maschi di usare i bagni delle femmine’, ‘Oggi a scuola ci hanno letto una favola  in cui la principessa era un uomo’, ‘Oggi a scuola un attivista LGBT ha spiegato come cambiare sesso’. Il sindaco ha motivato il provvedimento definendo i manifesti come non rispettosi della dignità delle persone”.

“L’associazione ha denunciato la scelta del Comune di Rimini – prosegue il consigliere – come una forma di censura ideologica, che colpisce chi esprime idee legittime, anche se non condivise da tutti. Il messaggio veicolato dai manifesti rientra chiaramente nel diritto di manifestare il proprio pensiero, riconosciuto dalla nostra Costituzione. Non si può pensare che i Comuni diventino filtri ideologici per decidere quali  idee possono circolare e quali no: questo porta a una deriva autoritaria che non può essere accettata in una democrazia”.

A rispondere in commissione è stata l’assessora Gessica Allegni che ha ricordato come a fianco della libertà di espressione vada tutelata anche la dignità delle persone e come la Regione Emilia-Romagna contrasti ogni forma di discriminazione, a partire da quelle di genere.

Parole alla luce delle quali Marcello si è detto insoddisfatto.

(Brigida Miranda e Luca Molinari)

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