C’è chi chiede l’accesso agli atti, inizialmente negato, per il timore che tra le macerie prodotte dai lavori di ristrutturazione dei vicini di casa ci potesse essere dell’amianto. E poi il cittadino che si è visto rifiutare l’esenzione del bollo auto nonostante avesse riconosciuta l’invalidità totale. E ancora, chi lamenta i troppi rumori causati da un locale del centro, o chi segnala che gli orari del servizio di trasporto scolastico non sono compatibili con l’uscita da scuola del proprio figlio.
Anche nel 2024, i settori d’intervento del Difensore civico, l’organismo che ha il compito di tutelare i cittadini nei confronti della pubblica amministrazione, sono stati molteplici e vanno dai tempi di attesa per le prestazioni sanitarie ai problemi di accessibilità alle strutture pubbliche delle persone con disabilità, ai disservizi nel trasporto pubblico, il diniego del diritto all’accesso agli atti, interruzione dei servizi di pubblica utilità e caro bollette, sanzioni amministrative, inquinamento atmosferico, acustico o olfattivo e molto altro. In totale sono state presentate 765 istanze di cui 495 avviate e istruite. I dati dell’attività 2024 sono stati illustrati in commissione Parità e Cultura, presieduta da Elena Carletti, dal Difensore civico Guido Giusti.
Carletti ha ricordato che “a Reggio Emilia è stato aperto lo sportello del Difensore civico, un ritorno che dimostra l’importanza del radicamento territoriale di questo organismo”.
“Ogni anno -ha sottolineato Giusti- le istanze crescono. Nel 2024 sono state 765 e nel corso di questi primi mesi del 2025 sono già aumentate del 30%. Questo dato è frutto del grande lavoro di promozione di questo istituto. Molte istanze provengono dall’area metropolitana di Bologna, e calano sensibilmente a Piacenza e in Romagna. In molti casi la difesa civica è l’unica alternativa e per questo è fondamentale che sia il più possibile conosciuta. Una modalità è rappresentata dagli spazi di ascolto sui territori. A Reggio Emilia al primo giorno di apertura abbiamo avuto sette appuntamenti. Il difensore civico è gratis e funziona. La maggior parte delle istanze riguardano il diniego di accesso agli atti che quasi sempre viene positivamente risolto”.
Simona Larghetti (Alleanza Verdi Sinistra) ha posto l’attenzione “sulla difficoltà che i cittadini spesso incontrano per avere garantiti i propri diritti” e ha chiesto “se sono previsti progetti innovativi volti a garantire il buon andamento dei rapporti con la pubblica amministrazione”.
Oggi molte delle istanze vengono presentate tramite il portale ALDefendo, piattaforma online gratuita messa a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna, ma per agevolare l’accesso al servizio anche per i cittadini meno abituati all’utilizzo delle nuove tecnologie, l’Ufficio ha mantenuto attivo il servizio di risposta telefonica per quattro giorni a settimana. Anche nel corso del 2024 il Difensore civico ha garantito, previo appuntamento, la possibilità di incontrare i cittadini in presenza, con collegamento da remoto o colloquio telefonico.
(Lucia Paci)