Scuola giovani e cultura

L’Assemblea legislativa: “Valorizzare i capanni da pesca”

L’obiettivo è tutelare queste strutture, anche attraverso operazioni di riqualificazione, inglobandole nel sistema turistico regionale

“I capanni da pesca dell’Emilia-Romagna diventino volano per la valorizzazione di un territorio naturale caratterizzato da biodiversità e storicità”.

L’Assemblea legislativa approva, con voto unanime, la risoluzione a tutela di questi presidi storici di pesca. Documento presentato da Eleonora Proni (Partito democratico) e Tommaso Fiazza (Lega) e sottoscritto anche da Vincenzo Paldino dei Civici con de Pascale e da Lorenzo Casadei del Movimento 5 Stelle, oltre a Paolo Calvano e Niccolò Bosi del Partito democratico.

“I capanni da pesca della regione – spiega il consigliere Fiazza – costituiscono da sempre un viaggio nel tempo, una sorta di ecomuseo all’aperto per conoscere come si viveva nelle zone umide del nostro territorio”. Specifica: “I comuni territorialmente interessati hanno elaborato appositi piani urbanistici di settore al fine di valorizzare queste strutture. I capannisti, con le loro forme associative, si sono resi partecipi di collaborazioni a fini ambientali e turistici con le amministrazioni pubbliche”. E conclude: “Serve, come già fatto in altre regioni, valorizzare i presidi storici dedicati alla pesca”.

Sottolinea Proni (Pd): “Patrimonio comune a tutti noi, si estendono da Rimini a Comacchio (in regione si contano 770 capanni, 500 nel ravennate), è importante conservare queste strutture che hanno valenza culturale e naturalistica, inglobandole nel sistema turistico regionale”. Conclude: “Serve riqualificare i capanni, con attenzione alla sostenibilità ambientale”.

Per Calvano (Pd) “è importante prevedere un riferimento normativo nazionale sul tema, a tutela di questi presidi, in qunto serve dare certezze a chi li gestisce”.

Per Alberto Ferrero (Fratelli d’Italia) “il tema è importante, la maggioranza dei capanni (detti anche padelloni), circa 500, si trovano nel ravennate, strutture antiche simbolo della pesca, hanno valenza storica, culturale, ambientale e sociale; serve oggi riqualificarli, collaborando con le persone che li utilizzano”.

Anche per Fausto Giannella (Fratelli d’Italia) “i capanni sono presidi fondamentali per il territorio, simboli di una socialità sana e devono essere tutelati e valorizzati”. La proposta del consigliere: “Si deve pensare anche a concessioni per nuovi capanni, nei luoghi dove erano già presenti negli anni sessanta e settanta”.

Per Nicola Marcello (Fratelli d’Italia) “anche il governo nazionale è interessato a questo tema e l’obiettivo è riconoscere i capanni come beni paesaggistici di interesse culturale, in particolare in Emilia-Romagna e Toscana”.

Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) ribadisce che “c’è l’impegno del governo Meloni sul tema”.

(Cristian Casali)

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