COMUNICATO
    Governo locale e legalità

    Sicurezza Reggio Emilia. Lega: risolvere il problema delle baby gang

    Interrogazione di Maura Catellani e Gabriele Delmonte su un fenomeno che sta creando problemi

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    Fare chiarezza e risolvere il problema delle baby gang lungo la via Emilia e in particolare nel reggiano.

    A chiederlo è la Lega con un’interrogazione a firma di Maura Catellani (prima firmataria) e Gabriele Delmonte che ricorda come “sono molteplici le informazioni di cronaca, sia datate che recentissime che descrivono il fenomeno in preoccupante incremento anche in Emilia Romagna: negli ultimi giorni sui social media è stato dato ampio spazio alle notizie – poi riprese dai media tradizionali – di una escalation di atti di devianza che riguardano il centro storico di Reggio Emilia ed in particolare la zona ubicata fra il Teatro Valli, Piazza della Vittoria, Piazza Martiri del 7 Luglio e l’Isolato San Rocco, ad opera di giovani e giovanissimi di origine nordafricana, che opererebbero di fatto indisturbati, spadroneggiando e provocando i residenti – situazione che dalla scorsa estate parrebbe non aver concesso tregua agli incolpevoli abitanti e commercianti – culminata nella notte di Capodanno in una sorta di guerriglia urbana alla quale in alcuni momenti hanno preso parte circa 200 individui, che avrebbero agito in modo coordinato qualora non addirittura organizzato”.

    Il leghisti ricordano come “altra zona problematica, adesa al centro di Reggio Emilia e da anni oggetto di scorribande, risse, bivacchi e comportamenti anche criminosi ad opera di giovani e meno giovani malintenzionati è quella ubicata fra la stazione ferroviaria e traverse limitrofe, degrado che da via Turri e Viale IV Novembre si sta spostando da tempo e parrebbe inesorabilmente anche verso Via Emilia San Pietro e Via Emilia Ospizio, e lo scorso novembre un gruppo di residenti e di commercianti di Via Emilia San Pietro – circa 60 persone – ha depositato un esposto in Procura per lanciare un grido di aiuto contro il fortissimo rischio di marginalizzazione e desertificazione sociale e imprenditoriale in cui incorrono i residenti e gli operatori economici ed i loro clienti”.

    Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “se sia in possesso di studi e dati in grado di dare evidenza della diffusione del fenomeno delle baby gang in Emilia Romagna ed in particolare nel territorio di Reggio Emilia, e in caso affermativo se possa indicarli con specifico riferimento alle zone ed alle aree del comune capoluogo in cui il problema risulta essere presente e se i dati e le informazioni relativi al concreto raggiungimento degli obiettivi dei progetti di sicurezza urbana finanziati dalla Regione come sopra individuati siano nelle dirette e tempestive disponibilità della giunta, e in caso affermativo se ritenga di poterle condividere”.

    I leghisti chiedono “se la Regione condivide che per un efficace opera di contrasto al fenomeno richiamato è fondamentale l’apporto dei Comuni con il sostegno della Regione e quali azioni concrete intende porre in essere, per quanto di competenza, atte a risolvere e prevenire il fenomeno di devianza giovanile con particolare anche se non esclusivo riferimento all’accezione delle baby gang di cui in premessa”.

    (Luca Molinari)

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