Ambiente e territorio

Sì a richiesta Europa verde di istituire Assemblea regionale dei cittadini sul clima

Silvia Zamboni (Europa Verde): “Vanno coinvolte le persone nella lotta al cambiamento climatico”. Emiliano Occhi (Lega): “Il clima è sempre cambiato e l’uomo lo ha gestito. Attenti al rischio deindustrializzazione”

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E’ stata approvata la risoluzione di Europa Verde per istituire l’Assemblea regionale dei cittadini sul clima, al fine di coinvolgere le persone nell’elaborazione e definizione delle politiche e delle misure sia sui temi del contrasto e dell’adattamento al cambiamento climatico, sia più in generale sulla transizione ecologica. Voto favorevole dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna anche a un emendamento della stessa Europa Verde che propone una giuria dei cittadini, strumento di deliberazione per dare raccomandazioni al governo. Sul modello del citizen panel, strumento della Unione europea costituito da 100 soggetti che si radunano per avanzare proposte da rivolgere ai governi.

La risoluzione vuole impegnare la giunta “a valutare l’attivazione di un’Assemblea regionale dei cittadini sul clima, al fine di coinvolgere le persone nell’elaborazione e definizione delle politiche e delle misure sia sui temi del contrasto e dell’adattamento al cambiamento climatico, sia più in generale sulla transizione ecologica, prevendendo strumenti e risorse per la gestione del processo, dalla selezione dei soggetti partecipanti affinché siano rappresentativi della popolazione regionale fino all’individuazione di soggetti terzi indipendenti che devono coordinarla”.

A presentare la risoluzione discussa in Assemblea, è stata la capogruppo Silvia Zamboni (Europa Verde) che cita l’esperienza di “Extinction Rebellion, un movimento internazionale che si è costituito nel 2018 in risposta alla devastazione ecologica del Pianeta causata dalle attività umane. “In tutti gli 81 Paesi in cui è stato adottato ‘l’Assemblea dei cittadini sul clima’ prevede che vengano realizzate Assemblee dei cittadini sul clima per sbloccare l’inazione dei governi nell’affrontare l’emergenza climatica ed ecologica considerando, fra gli altri, la produzione di energia e di cibo. Queste Assemblee (composte da persone sorteggiate su base campionaria che – col supporto di esperti – studiano, dibattono e deliberano) fungono da strumenti di partecipazione democratica con cui i cittadini aiutano i politici a impegnarsi in quelle azioni radicali indispensabili per affrontare la più grande emergenza del nostro tempo”.

Zamboni ricorda quanto sta facendo il Comune di Bologna sul tema e come lo scorso 13 settembre la giunta regionale, rispondendo in Aula a un’interrogazione di Europa Verde, abbia confermato la volontà di coinvolgere i cittadini nell’elaborazione delle politiche sui temi del contrasto e dell’adattamento al cambiamento climatico e più in generale sulla transizione ecologica. “Vogliamo spingere a provvedimenti per dare una risposta al riscaldamento globale. Dai dati Arpae emerge che gli eventi eccezionali sono ormai una costante. E’ stato superato il record 2022 per la temperatura. Dal 1991 a 2020, la temperatura media è passata da 23,9° ai 26,7° di oggi. A ottobre la massima era in media di 22,4°, mentre tra il 1991 e il 2020 era stata di 17,9°. Ed Enea rileva che tra il 2022 e il 2023 la temperatura del mar Mediterraneo è aumentata di 4°. L’accelerazione è sotto gli occhi di tutti e, con l’alluvione, l’Emilia-Romagna ha avuto danni per 9 miliardi. Il percorso di contrasto al cambiamento climatico deve coinvolgere tutti e serve il coinvolgimento maggiore di tutti i soggetti”.

Emiliano Occhi (Lega) ha affermato di “non condividere questa impostazione che va contro la partecipazione, perché c’è già la politica e i cittadini votano le indicazioni dei partiti. Nella storia il clima è cambiato e l’uomo è sempre riuscito a gestire i cambiamenti, modificando stili di vita e innovando. Oggi occorre fronteggiare il calo dell’economia perché la transizione ecologica provoca rischi economici. L’Europa, come l’orchestra sul Titanic, continua a suonare e a parlare di cambiamento climatico, mentre Usa e Cina agiscono per tutelare i loro interessi. Non ci sono strategie per il futuro. Il rischio è la deindustrializzazione. Invece, intorno alle associazioni ambientaliste c’è un giro di soldi enorme per finanziare proposte che non portano da nessuna parte”.

Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) ha sottolineato che “non so quali assemblee Occhi abbia visto. Le assemblee sono gestite da esperti. Sostengo la risoluzione e propongo un passaggio in commissione prima dell’istituzione dell’Assemblea dei cittadini sul clima, così come propongo di ascoltare sia l’assessore sia rappresentanti di Extinction rebellion”.

Zamboni, replicando a Occhi, ha detto che “non sostengo la deindustrializzazione né la decrescita felice. Le associazioni ambientaliste si dice siano finanziate, ma a esserlo sono i fossili”.

(Gianfranco Salvatori)

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