Ambiente e territorio

Mastacchi (Rete Civica): “Attivare incentivi per sostenere la sostituzione dei mezzi Euro 5”

In vista dello stop, posticipato al primo ottobre 2026, il consigliere ha presentato un’interpellanza. L’assessora Priolo: “Valuteremo il sostegno alla sostituzione della componentistica dei veicoli e riattiveremo misure come Move-In”

La Regione attivi un piano di incentivi economici, eventualmente cofinanziato con fondi europei o statali, per sostenere la sostituzione dei veicoli diesel Euro 5 con mezzi a minore impatto ambientale. È l’oggetto di un’interpellanza di Marco Mastacchi (Rete Civica), sottoscritta da Elena Ugolini.

“Pur consapevole del rinvio di un anno di questa misura da parte del governo, occorre tenere presente che anche in futuro il tema potrà comportare delle perplessità”, ha sottolineato il consigliere per poi precisare: “Lo stop alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5 inizialmente previsto il primo ottobre 2025 e poi posticipato all’1 ottobre 2026, è una misura che colpisce cittadini e aziende per cui chiedo se sono previsti incentivi regionali, cofinanziati da Stato e Unione europea per la sostituzione dei mezzi diesel con altri a minore impatto ambientale. Molti cittadini non dispongono delle risorse economiche necessarie per affrontare la sostituzione del proprio mezzo, né possono contare su alternative di trasporto pubblico sufficientemente capillari o efficienti”.

A fronte della situazione Mastacchi chiede se siano allo studio misure di accompagnamento non economiche “quali ad esempio le agevolazioni per l’accesso ai servizi di mobilità condivisa, il potenziamento del trasporto pubblico locale o convenzioni per l’acquisto di veicoli ecologici”. Ulteriori domande, per capire “quali siano le strategie di comunicazione e informazione previste per garantire che i cittadini interessati siano tempestivamente informati sulle nuove restrizioni e sulle eventuali opportunità di deroga o sostegno”. Infine, se “la Regione intende coordinarsi con le amministrazioni comunali per garantire un’applicazione omogenea delle misure e per evitare disuguaglianze territoriali nell’accesso alla mobilità”.

Ha risposto l’assessora alle Politiche ambientali Irene Priolo: “Giusto avviare una riflessione in questo momento. Tenuto conto che in Emilia-Romagna circolano 193mila Euro 5, anche ipotizzando un contributo minimo di 5mila euro per la sostituzione, dovremmo trovare risorse per 965 milioni. Difficile da gestire se si considera che il governo a livello nazionale ha stanziato 600 milioni. A partire da settembre dovremmo riattivare misure come il servizio della Regione Emilia-Romagna Move-In (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti) che consente, su base volontaria, di mantenere il proprio veicolo percorrendo una soglia di chilometri prestabilita. Stiamo anche cercando di comprendere se lavorare sulla componentistica dei veicoli per ridurre l’impatto ambientale. Una misura che sarebbe anche più alla nostra portata. Andranno avanti anche altri interventi come la sostituzione della flotta del trasporto pubblico locale e il potenziamento della mobilità condivisa”.

Mastacchi ha replicato: “In questa fase è importante non aspettare la scadenza senza aver fatto nulla e dalle parole dell’assessora traspare l’intenzione di intervenire con le correte modalità per affrontare il problema. Non ha senso penalizzare le persone che percorrono pochi chilometri; serve fornire strumenti per continuare a usare l’auto diminuendo le emissioni. Bisogna inoltre considerare che facciamo parte di un bacino che subisce effetti negativi delle regioni vicine per cui davvero vogliamo salvare l’aria bloccando gli Euro 5? Quanti mezzi pesanti transitano liberamente sull’autostrada del Sole e poi attraversano i centri abitati dove vige questo blocco? Credo serva una strategia coerente ed efficace: non possiamo scaricare il problema solo sui cittadini più fragili mentre si chiude un occhio sui macro problemi. Provocatoriamente presenterò un ulteriore atto su questo argomento chiedendo se la Regione intente estendere il divieto anche al transito autostradale”.

(Lucia Paci)

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