Ambiente e territorio

Difesa del suolo, un nuovo modello organizzativo. Interventi programmati fiume per fiume

In commissione Territorio è stato anticipato il nuovo modello organizzativo: si lavorerà programmando gli interventi per bacino idrografico e tenendo in considerazione tutta l’asta fluviale.

Da Piacenza a Rimini, “ragionando per bacini idrografici e non per province” e programmando gli interventi tenendo in considerazione tutta l’asta fluviale, per mettere a punto un nuovo modello organizzativo e attuativo sul fronte della sicurezza idrogeologica e della difesa del suolo. Nella commissione Territorio, presieduta da Paolo Burani, la sottosegretaria Manuela Rontini ha effettuato una prima comunicazione relativa ai contenuti di una prossima delibera di giunta, in materia di prevenzione e sicurezza del territorio, dando ampia disponibilità a proseguire nel confronto nelle commissioni competenti.

“Suddividere gli interventi per bacino idrografico, e non per confini provinciali, fa parte di quella organizzazione che vogliamo darci, in coerenza con le linee di mandato, per proseguire nel lavoro di messa in sicurezza del territorio che siamo chiamati ad attuare”, prosegue la sottosegretaria. Un approccio, ha spiegato la sottosegretaria, che viaggia di pari passo con il raddoppio delle risorse annue per interventi di manutenzione e difesa idraulica e per il potenziamento delle opere di sistemazione dei corsi d’acqua. Ricordando anche i 2,8 miliardi a disposizione della struttura commissariale, Rontini ha ribadito “la necessità di dare risposte ai territori e alle comunità, mettendo a terra in tempi veloci le risorse ordinarie che il governo ci consegna, proseguendo per priorità ma anche individuando le nuove criticità in corso d’anno e individuando un ventaglio di soluzioni diverse, territorio per territorio”. Un modello organizzativo che parte “da quelle che sono le criticità consolidate nella pianificazione di bacino”: l’obiettivo è quello di individuare, fiume per fiume, gli interventi urgenti ma anche quelli di medio e lungo termine e le opere che possano restituire portata ai corsi d’acqua, secondo una programmazione definita. Il tutto, in un lavoro coordinato con la struttura commissariale, con l’Agenzia regionale per la protezione civile e i suoi uffici territoriali e con le Autorità di bacino.

In commissione è stato chiarito che, nelle prossime settimane, ci sarà occasione di entrare nel merito degli interventi e di approfondire le modalità organizzative anticipate.

Il presidente Burani ha ringraziato la sottosegretaria, ricordando quanto sia fondamentale, nel programma di mandato, il potenziamento della sicurezza idrogeologica.

La consigliera Eleonora Proni (Pd) ha parlato di “una comunicazione importante”, chiedendo che si possa entrare nel merito degli interventi nelle prossime settimane.

(Brigida Miranda)

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