“Di recente è arrivata una segnalazione in merito alla non corrispondenza di alcune registrazioni nel diario infermieristico, parte integrante della cartella clinica, inviata da un familiare di una paziente ricoverata in una residenza psichiatrica”. È un caso riportato dalla consigliera Raffaella Sensoli (M5s) in un’interrogazione alla giunta regionale a cui chiede se il progetto “Cartella Clinica Integrata”, elaborato nel 2014 dalla Regione, è pienamente operativo o è ancora da realizzare compiutamente.
Il progetto Cartella clinica è pensato per creare uno strumento unico che raccolga tutte le informazioni legate al percorso di cura e di assistenza del paziente. “Bisogna trovare una soluzione”, dice Sensoli, “affinché anche l’operato dei soggetti a cui sono stati esternalizzati compiti all’interno dei servizi sanitari regionali trovino riscontro nella cartella clinica”.
Non è chiaro inoltre, fa notare la consigliera, se il format della cartella integrata e il format della cartella clinica modulare è pensato per tutti gli usi o è ristretto solo a determinati ambiti, e se per alcuni non sia meglio uniformarsi alla cartella clinica informatizzata. Tipologia che, come nel caso di servizi psichiatrici, comprende oltre a quella medica e psicologica anche una completa cartella infermieristica.
(Giacomo Barducci)