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Corecom, i numeri del 2024: rimborsati 457mila euro ai cittadini su oltre 4000 richieste

L’organismo che si occupa di comunicazioni ha fatto il punto sul lavoro del 2024. In autunno prevista una campagna sui bus e negli spazi pubblici

Tonelli e Mazzuca

Sono state oltre 4mila le nuove istanze di conciliazione presentate al Comitato regionale per le comunicazioni dell’Emilia-Romagna (Corecom) nel 2024, in lieve calo rispetto al 2023 (meno 384 istanze). Riguardo all’attività di definizione delle controversie, le istanze pervenute nel 2024 sono state 386 (contro le 459 dell’anno precedente), mentre il totale delle somme restituite ai cittadini grazie all’attività di conciliazione e di definizione è stato pari a 475mila euro.

In commissione Parità e Cultura, presieduta da Elena Carletti, è stata illustrata la relazione su quanto fatto nel 2024 dal Corecom, l’organismo che svolge funzioni di governo e controllo del sistema delle comunicazioni sul territorio regionale e indirizza la propria attività a cittadini, associazioni e imprese, operatori delle telecomunicazioni e al sistema dei media locali. “Uno strumento fondamentale per la tutela dei cittadini e la correttezza della comunicazione” ha sottolineato Carletti.

“Nel 2024 -ha sottolineato il presidente del Corecom Giancarlo Mazzuca– ci siamo occupato di molti ambiti a partire dalla gestione di controversie tra cittadini e operatori delle comunicazioni. Importanti anche i progetti di educazione ai media, per fornire gli strumenti necessari a giudicare in senso critico i messaggi divulgati, e le strategie atte a combattere il cyber bullismo e il revenge porne”.

Il vicepresidente del Corecom Giorgio Tonelli ha aggiunto: “Siamo perfettamente in linea con le indicazioni dell’Agcom. Nel 2024 abbiamo promosso convegni importanti sul futuro della tv nella transizione digitale, sul ruolo del Corecom e della sua funzione di garanzia dei diritti, su obiettivi e limiti della legge sulla par-condicio. Quest’anno, il 23 ottobre abbiamo in programma un appuntamento sull’uso degli smartphone da parte dei minori e sul cyber bullismo. Abbiamo chiesto di inserire anche tre incontri rivolti ai genitori sul corretto uso dei telefonini da parte dei figli”.

Carlotta Marù (consigliera Corecom) ha illustrato i dati sottolineando che “le controversie riguardano principalmente gli addebiti dei costi, da parte degli operatori telefonici per il recesso dal servizio, contestazioni sulla fatturazione, interruzione del funzionamento del servizio. Le Somme rimborsate ai cittadini sono state complessivamente 475mila euro in sede di conciliazione. Il Corecom mette a disposizione un numero verde che nel 2024 ha gestito 749 richieste. I maggiori disservizi sono stati segnalati a Bologna (44%) mentre a Piacenza il numero minore di segnalazioni (1,7%). Un dato che dipende anche dalla conoscenza dell’esistenza degli organi di garanzia”.

In autunno, hanno spiegato i dirigenti, partirà una campagna di facile lettura sui bus e negli spazi pubblici per promuovere la conoscenza del Corecom. Per il funzionamento dell’organismo Agcom stanzia contributi per 180mila euro (a cui si aggiungono ulteriori 30mila euro l’anno perché i procedimenti vengono gestiti nelle giuste tempistiche) e la Regione 60mila euro.

La relazione ha dato vita a un dibattito da parte di consigliere e consiglieri.

Luca Pestelli (Fratelli d’Italia) ha commentato: “Il Corecom funziona molto bene ma resta il problema della mancata conoscenza delle potenzialità dell’organismo da parte dei cittadini in un momento storico in cui la comunicazione è complessa per tutti. Possibili interlocutori per promuoverne la conoscenza potrebbero essere gli ordini professionali quali possibili intermediari per guidare i cittadini a muoversi nella maniera corretta”.

Elena Ugolini (Rete Civica) ha chiesto chiarimenti “sui costi del Corecom all’interno del bilancio regionale e se tra le possibilità di richiesta di aiuto dei cittadini c’è anche il non funzionamento della rete: ci sono tante aree della nostra regione che non hanno una buona copertura e rendono difficile la comunicazione. Infine, se al di fuori delle campagne elettorali c’è vigilanza sulla par-condicio”.

Paolo Burani (Alleanza Verdi Sinistra) ha chiesto se “sul diritto alla disconnessione esiste un monitoraggio, così come sulle dipendenze da smartphone, e se esiste un ruolo nella segnalazione e rimozione dei contenuti pericolosi. Attenzione per il fenomeno delle fake news: sarebbe interessante creare una piattaforma per aiutare i giovani a verificare se una notizia è vera e verificata”.

Niccolò Bosi (Partito democratico) ha condiviso la necessità di “far conoscere attività e utilità del Corecom. Sarebbe interessante affrontare l’accesso alla comunicazione politica sui media non tradizionali, tipo i social network, dove il silenzio elettorale è inesistente. In collaborazione con Anci e Upi si potrebbe far sì che gli enti locali comunichino le opportunità offerte dal Corecom sulle loro pagine istituzionali”.

Per Simona Lembi (Pd): “E’ importante ritrovarci con persone della vostra esperienza a capo di un organismo così particolare e unico. È un valore aggiunto con cui una terra come questa dà forma alla democrazia”.

Per Giovanni Gordini (Civici con de Pascale) “il tema dell’interazione con gli ordini professionali può sembrare un filo contradditorio per cui è importante che il cittadino possa rivolgersi direttamente a un organismo come il Corecom”.

Nel corso della commissione è stato ricordato che, nell’ottica di garantire la tutela dei diritti delle persone prive di conoscenze informatiche e che pertanto possono avere difficoltà di accesso alla piattaforma digitale ConciliaWeb, Corecom ha sottoscritto accordi con Anci e Upi (gli enti che riuniscono Comuni e Province) per l’apertura di sportelli dedicati. Nel corso del 2024 sono stati aperti 7 sportelli attivi nei Comuni di Sant’Agata Bolognese, di Monterenzio, di Cesena, e nelle Province di Piacenza, Reggio Emilia e Ravenna.

Il Corecom esercita inoltre importanti funzioni di controllo sul sistema regionale delle comunicazioni attraverso la vigilanza sulla programmazione radiotelevisiva locale, sulla pubblicazione e diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa locali e sulla verifica del rispetto della normativa in materia di campagne elettorali (par condicio). In occasione delle elezioni europee e amministrative di giugno 2024 e regionali di novembre 2024, il Corecom ha deliberato la messa in onda di oltre 3mila messaggi. Per quanto riguarda la vigilanza sulla programmazione nel 2024 sono state monitorate le emittenti locali per un totale di circa 29.800 ore.

(Lucia Paci)

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