Concentrare a Bologna, come propone la Regione, parte delle attività attualmente svolte dal Centro trasfusionale del Policlinico di Modena, potrebbe determinare ricadute negative per il territorio modenese, scrive Tommaso Foti (Fdi-An), presentando una interrogazione alla Giunta.
Il consigliere segnala come quella proposta abbia “creato malcontento tra i componenti della Conferenza territoriale sociale sanitaria di Modena”, e che le perplessità evidenziate debbano trovare accoglienza, essendo ben motivate e argomentate, giudicando a sua volta “incomprensibile il prospettato accentramento a Bologna”.
Alla Giunta, Foti chiede di programmare, in tempi brevi, un incontro con i rappresentanti degli Enti locali di Modena, alfine di verificare i pro e i contro della proposta finora formulata.
Nell’interrogazione si ricorda come nel corso del 2014, l’Avis provinciale di Modena abbia raccolto 53.417 unità di sangue, pari quasi al 21% della raccolta regionale, provenienti da oltre 28.000 donatori; “la generosità dei donatori modenesi ha prodotto un’eccedenza rispetto al fabbisogno locale che è stata messa a disposizione del territorio regionale”. Inoltre, sotto il profilo economico, “il servizio ha un costo di circa 8 milioni di euro, suddivisi in 4,6 milioni per i costi delle sacche, di altro materiale e dei rimborsi all’Avis per attività di raccolta e 3,6 milioni per i costi degli esami e delle attività di separazione del sangue effettuata dal Centro del Policlinico dove operano due medici biologi e personale altamente qualificato”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(rg)