“Con queste opere aiutiamo a capire meglio un mondo nuovo come quello dell’intelligenza artificiale che non è in contrapposizione con l’arte, perché a guidare tutto è l’estro dell’artista”. Parola di Giorgio Tentolini, che nelle sue opere coniuga ‘rete’ e ‘intelligenza artificiale’ e che oggi ha inaugurato la sua mostra personale “In too Deep” nei locali dell’Assemblea legislativa a Bologna. A fare gli onori di casa la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti e la curatrice della mostra Silvia Bonomini.
Tanti i volti di donne e uomini – esteticamente perfetti – ripresi dal web e realizzati sovrapponendo vari strati di rete metallica tagliata a mano. Una profonda riflessione, quindi, sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale e sulla bellezza ideale, che fonda le radici nella scultura greca e si trasforma nella conquista di una perfezione raggiungibile solo con l’utilizzo delle nuove tecnologie.
In questo modo l’arte contemporanea racconta l’intelligenza artificiale e viceversa: le opportunità, i rischi, le novità. Tentolini propone una selezione delle proprie opere e “ci parla di un tema di grande attualità declinato nell’arte, offrendoci una chiave di conoscenza e riflessione alquanto inedita ed innovativa per gli spazi dell’Assemblea legislativa”, spiega la presidente Petitti che ricorda come “l’intelligenza artificiale (IA) è stato un tema portato alla ribalta dai media soprattutto nell’ultima parte dell’anno che si è appena concluso per l’impatto che già ha sulle nostre vite e che avrà sempre di più, in quanto ci troviamo di fronte alla quarta rivoluzione industriale, di cui già dal 2020 hanno scritto molti studiosi. Prima che l’IA fosse un tema all’ordine del giorno, nel marzo del 2023 siglavamo come Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna un accordo con il Consorzio interuniversitario Cineca per la diffusione della cultura delle tecnologie dell’informazione e dell’etica nell’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale e siamo stati la prima Regione a fare questo passo”.
A raccontare il senso della mostra è Bonomini, la curatrice della rassegna ormai “di casa” in viale Aldo Moro per aver curato, oltre a questa, altre mostre dell’Assemblea legislativa. “Se consideriamo la funzione dell’arte come sintesi di un collettivo storico, il lavoro di Giorgio Tentolini coglie lo storico nel suo divenire con la riappropriazione di un senso plastico della forma, intesa come struttura iconografica di antica memoria, la riattualizza e la rielabora ricorrendo all’intelligenza artificiale. Il titolo della mostra In too deep non è casuale: si riferisce da un lato al senso di sospensione che si può avere nel ricercare immagini e/o informazioni nel web, dall’altro al deep fake, una tecnica utilizzata per la sintesi di immagini umane che utilizza l’AI per sovrapporre il volto di una persona ad un’altra tramite software text – to – image”, spiega Bonomini per la quale “in questo modo materiali come la rete metallica e il tulle, utilizzati da Giorgio Tentolini per creare le sue opere d’arte, diventano mezzi esplorativi e metafore di concetti attuali quali, ad esempio, il deep learning o il deep fake”.
Se le intelligenze artificiali possono reinventare il nostro approccio con la realtà, l’intento di questa mostra è interrogare il portato culturale, artistico e umanistico riconducendole in una osservazione più ampia che ha a che fare con la filosofia, l’etica e l’arte.
La mostra sarà visitabile nei giorni feriali dal lunedì al venerdì fino al 26 gennaio prossimo dalle 9 alle 18, in viale Aldo Moro 50 a Bologna.
Per informazioni: gabinettopresidenteal@regione.emilia-romagna.it; tel. 051.527 5040 – 6869; www.assemblea.emr.it.
(Luca Molinari)