Mettere in sicurezza la Val di Zena, sull’Appennino bolognese.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come “mi sono pervenute diverse segnalazioni relative allo stato in cui versa la Val di Zena. In particolare, oltre alle frane a seguito delle recenti piogge, il fiume Zena presenterebbe alberi nell’alveo e argini disastrati. Tale situazione si protrarrebbe dal maggio scorso nonostante fossero state avvisate più volte le Amministrazioni competenti. In particolare, secondo una segnalazione relativa al tratto di strada interessato dalla frana in premessa e corredata da documentazione fotografica del giugno 2023, prima del “Bike day”, risulterebbe che l’importante scarpata adiacente al tratto di strada, a seguito di diverse segnalazioni, sarebbe stata ripulita dalle sole sporgenze degli alberi più pericolose, e che attualmente la scarpata con le alberature parzialmente a sbalzo e all’apparenza salde, sarebbe da considerare a rischio alla luce del recente smottamento che ha visto staccarsi anche sassi consistenti”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “se sia a conoscenza della situazione sopra esposta e se corrisponda al vero e se intenda verificare che sia stato dato pronto riscontro alle segnalazioni sopra menzionate intervenendo con urgenza”.
Evangelisti chiede se l’amministrazione regionale “ritenga opportuno verificare lo stato di manutenzione degli argini e la pulizia del torrente Zena anche rispetto agli interventi già eseguiti e, se e come, intenda intervenire nell’immediato e in maniera strutturale per mettere in sicurezza il tratto di strada interessato dalla frana in argomento”.
(Luca Molinari)