Ambiente e territorio

Gibertoni (Misto): no a cartucce da caccia con piombo in zone umide

La risposta dell’assessore Mammi: “La Regione Emilia-Romagna già vieta i fucili caricati con munizioni contenenti piombo”

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“Salvaguardare l’ambiente, la fauna selvatica e la stessa salute umana con azioni concrete contro l’utilizzo del piombo nelle cartucce da caccia, altamente tossico”.

La richiesta arriva in aula, con un’interpellanza, da Giulia Gibertoni (Misto).

In particolare, la consigliera sollecita la giunta regionale a contrastare la norma introdotta con la legge di conversione del decreto Asset, che “di fatto – rimarca – depenalizza l’uso delle munizioni di piombo per la caccia nelle zone umide”.

“La norma – sottolinea la consigliera – rappresenta l’ennesima capitolazione alla lobby dei cacciatori e, di fatto, è una depenalizzazione, dato che inserisce l’illecito nell’ambito delle sanzioni amministrative, disapplicando il regolamento europeo. Recentemente la Commissione europea ha aperto una procedura nei confronti dell’Italia in materia di caccia, criticando la circolare interministeriale che esclude dal campo di applicazione del regolamento moltissime aree umide come richiesto dal mondo venatorio. Per il piombo si stima che ogni anno muoiano circa 700mila animali”.

La risposta arriva dall’assessore regionale Alessio Mammi: “La norma nazionale, integrata, prevede sanzione da 20 a 300 euro per chi detiene munizioni con piombo all’interno di una zona umida o nelle adiacenze. La Regione Emilia-Romagna già vieta in tutti questi siti i fucili caricati con munizioni continenti piombo. Pertanto, la normativa regionale già presenta elementi di maggiore attenzione”.

La replica di Giulia Gibertoni: “Non si sta facendo abbastanza: il piombo deve sparire dall’attività venatoria”.

(Cristian Casali)

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