Sanità e welfare

Costi (Pd): garantire sicurezza dopo attacco hacker alla sanità modenese

L’assessore Raffale Donini: il sistema ha reagito bene all’hakeraggio e sono state garantite le prestazioni sanitarie urgenti e la maggior parte delle altre

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Garantire la sicurezza del sistema informatico sanitario, il buon funzionamento e la tutela della privacy. A chiederlo è il Partito democratico con un’interrogazione a risposta immediata in Aula a firma di Palma Costi (prima firmataria), Francesca Maletti e Luca Sabattini.

Sollecitando chiarimenti sui rischi che si corrono per le informazioni sanitarie in termini di privacy e di salvataggio dei dati, Costi ha ricordato che “nella serata del 28 novembre scorso il sistema informatico dell’azienda Usl di Modena, dell’azienda ospedaliero-universitaria di Modena e dell’ospedale di Sassuolo è stato oggetto di un attacco hacker simile a quello che ha colpito altre Ausl italiane”.

“Immediatamente -ha precisato la consigliera- sono state messe in atto tutte le procedure necessarie per mantenere la sicurezza delle informazioni ma le ripercussioni sull’attività sanitaria e ospedaliera sono state inevitabili in termini di rallentamento dell’attività diagnostica e delle visite ambulatoriali anche se sono state garantire le attività pronto soccorso, chemioterapie e la gran parte dei servizi diagnostici. Nonostante gli inevitabili disagi verificatasi anche nella refertazione e nell’accesso ai servizi telefonici, la preoccupazione principale riguarda la tutela dei dati sensibili dei cittadini. Si tratta di un fatto gravissimo, di fronte al quale auspichiamo che le autorità competenti e gli inquirenti possano al più presto fare luce”.

“La risposta del sistema è stata efficace: non appena si è capito che c’era un attacco informatico sono partite le procedure per mettere in sicurezza i dati e impedire al virus di diffondersi, così come sono proseguite le attività di cura di emergenza e confermate la maggior parte delle cure”, spiega l’assessore alla Sanità Raffaele Donini che sottolinea come “abbiamo coinvolto la Questura, la Prefettura e le autorità giudiziarie competenti”.

Alla luce delle parole di Donini, Palma Costi si è detta soddisfatta perché “l’assessore Donini e le strutture della sanità regionale hanno dato una prova di reazione importante, il lavoro fatto è andato molto bene”.

(Luca Molinari)

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