Scuola giovani e cultura

Reggio Emilia, capitale della danza. La commissione Cultura incontra Aterballetto

Visita della commissione Cultura dell’Assemblea legislativa alla Fondazione reggiana. Gli interventi della presidente della Commissione Francesca Marchetti, dell’assessore regionale Mauro Felicori e del sindaco di Reggio Luca Vecchi

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Un’eccellenza in Emilia-Romagna, e in tutto il Paese. Riconosciuta a giugno 2022 dal ministero della Cultura come unico Centro coreografico nazionale, la Fondazione Aterballetto ha ospitato la visita  della commissione Cultura dell’Assemblea legislativa regionale, presieduta da Francesca Marchetti, assieme dell’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori. 

Aterballetto, evidenziano il presidente Azio Sezzi e il direttore artistico e generale Gigi Cristoforetti, “grazie al riconoscimento ministeriale è diventato uno dei quattro enti di riferimento nazionali per le discipline dello spettacolo; gli altri sono la Scala e il Piccolo a Milano per la lirica e il teatro, oltre a Santa Cecilia a Roma per la musica sinfonica”. Questo, sottolineano Sezzi e Cristoforetti, “comporta per noi un rinnovato impegno a favore di questo linguaggio e, certamente, valorizza l’importante lavoro che da sempre la Regione Emilia-Romagna dedica alla cultura. Siamo davvero soddisfatti per questo incontro con la commissione, che ci consente un confronto ancora più approfondito sui contenuti e sulle strategie della Fondazione”.

La Fondazione nazionale della danza – ricordano il presidente e il direttore – nasce nel 2003, attiva nella produzione e distribuzione di spettacoli di danza con il marchio Aterballetto (nata nel 1977 è la principale compagnia in Italia e la prima realtà stabile al di fuori delle fondazioni liriche). Fra i soci fondatori, assieme al Comune di Reggio Emilia, la Regione Emilia-Romagna. Nel 2015 la Fondazione assume il profilo di Centro di produzione della danza, aprendosi a spettacoli di compagnie italiane e straniere, l’obiettivo è quello di stimolare l’interesse e la conoscenza del pubblico verso questo linguaggio.

“Il riconoscimento ministeriale conferma non solo il livello qualitativo di questa fondazione –  ha ricordato Francesca Marchetti, presidente della Commissione cultura –  ma valorizza il grande impegno messo in campo, nel settore dello spettacolo, a livello regionale”. “È per noi fondamentale – sottolinea poi Marchetti – mantenere un confronto e un dialogo costante con i soggetti che ruotano attorno al mondo dello spettacolo dal vivo, anche per definire insieme l’adeguato sostegno di cui ha bisogno questo importante settore culturale”. La presidente ricorda anche “l’importanza del lavoro della Fondazione dedicato alle fragilità”.

Per l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, “è importante vedere come lavora questa vera e propria azienda culturale, è importante essere a Reggio oggi: nella nostra regione l’idea è quella di una capitale artistica e culturale diffusa e Reggio Emilia, con Aterballetto, ne rappresenta una componente molto importante”. L’assessore rimarca poi l’impegno della Regione per il settore: “L’Emilia-Romagna sostiene i suoi artisti”.

Il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, ha parlato di “un momento di confronto su quello che è stata e su quello che è la danza nella nostra regione. Aterballetto rappresenta un’eccellenza che viene da lontano, che nel tempo, grazie a un lavoro enorme (con quaranta persone attive, di cui venti nella compagnia), ha saputo rinnovarsi e modernizzarsi. Con Aterballetto Reggio Emilia diventa la capitale della danza in Italia”.

“La Fondazione nazionale della danza presenta coreografi internazionali, scopre giovani talenti, sperimenta in vari campi e promuove l’incontro con le altre discipline artistiche. Al centro c’è sempre la compagnia Aterballetto, che da oltre quarant’anni produce spettacoli, ora composta da sedici danzatori stabili, più altri aggiunti su singoli progetti e attivissima in tournée internazionali”, spiega Irene Sartorelli, assistente della direzione generale e artistica della Fondazione. “Aterballetto – sottolinea Santorelli – si propone di stimolare la diffusione di una cultura della danza, in Italia e all’estero, ricollegandola a una continua attività di ricerca e sviluppo, svolta con numerosi partner, anche nell’ambito della fragilità sociale (con la creazione, ad esempio, di spettacoli con interpreti disabili)”.

Numerosi gli interventi dei consiglieri regionali.

Per Federico Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa) “la Fondazione è un unicum italiano, che rappresenta uno spostamento in avanti rispetto agli elementi canonici della danza”. Parla poi del sistema cultura regionale e nello specifico di quello reggiano: “Un intreccio tra una visione della politica cittadina con le attività e gli strumenti artistici fanno parte della modalità attraverso la quale la Regione Emilia-Romagna intende il pensiero sulla cultura”. Cultura, conclude, “che va adeguatamente sostenuta”.

Per Luca Cuoghi (Fratelli d’Italia) “la danza è una forma artistica elevata, è importante il lavoro che si sta facendo a Reggio”.

Stefania Bondavalli (lista Bonaccini) sottolinea “il valore di questa seduta di commissione in un luogo tanto significativo per la città (un ex fonderia di Lombardini motori), un luogo che continua a vivere con la Fondazione, con quella che per noi è un’eccellenza che sosteniamo e continueremo a sostenere. Investire sulla cultura è un modo per investire sul nostro futuro”.

Per Roberta Mori (Partito democratico) “è di grande rilevanza il tema del policentrismo, una visione paritaria della nostra regione, in un ambito molto importante, quello culturale e artistico. Aterballetto è un’azienda che sfida gli spazi ed è attenta anche all’aspetto dell’integrazione e per questo merita il sostegno delle istituzioni”.

Per Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) “questa è una realtà di valore, ma non dobbiamo dimenticare che il settore della danza è ancora privo di strumenti adeguati di regolamentazione. Il sostegno al sistema danza deve essere quindi visto nel suo complesso, non solo attraverso le risorse ma anche con una legislazione chiara”.

Marilena Pillati (Partito democratico) parla di “un’eccellenza culturale, capace di fare costantemente innovazione, di essere nelle trasformazioni della società, strettamente intrecciata con il territorio, con una sua visione, ma anche capace di oltrepassare tutti i confini, che si apre al mondo”.

Al termine dell’incontro la delegazione regionale ha assistito a uno spettacolo di Diego Tortelli, “Preludio”.

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(Cristian Casali)

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